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Una Vacanza da Soli: Valore Psicologico ed Emotivo.

Famiglia

Tra i 10 e i 13 anni, i bambini vivono un periodo cruciale: stanno lasciando l’infanzia per affacciarsi alla preadolescenza. In questa fase delicata, esperienze di autonomia come una vacanza da soli — per esempio un campo scout o un campo estivo — possono avere un impatto positivo profondo sul loro sviluppo psicologico ed emotivo.

1. Autonomia e fiducia in sé

Partecipare a una vacanza senza i genitori, anche solo per pochi giorni, rappresenta una prima, vera esperienza di distacco dal nucleo familiare. I bambini imparano a gestirsi da soli: preparare lo zaino, prendersi cura delle proprie cose, scegliere cosa mangiare, rispettare orari e regole condivise. Questo non solo li responsabilizza, ma alimenta la fiducia in sé. Sentirsi capaci di “cavarsela” dà una spinta importantissima alla loro autostima.

2. Gestione delle emozioni

Stare lontani da casa può generare emozioni intense: nostalgia, entusiasmo, ansia, gioia. In un campo scout, i bambini imparano a riconoscere e gestire queste emozioni, a chiedere aiuto se serve, e a trovare dentro di sé le risorse per affrontare nuove situazioni. Questa è una competenza emotiva fondamentale che li accompagnerà anche in futuro, nella vita scolastica e sociale.

3. Socializzazione autentica

Un campo scout o una vacanza in gruppo è un contesto ricco di occasioni per stringere nuove amicizie, imparare a convivere con coetanei diversi da sé, risolvere piccoli conflitti, collaborare. Queste esperienze migliorano le abilità sociali, sviluppano empatia e senso di appartenenza. Il bambino scopre che può essere parte attiva di una comunità, sentirsi accolto e contribuire con il proprio valore.

4. Connessione con la natura e riduzione dello stress

Questo a tipologia di esperienze spesso si svolgono a contatto con la natura, lontano da dispositivi elettronici e ritmi frenetici. Questo aiuta i bambini a rallentare, osservare, ascoltare. L’ambiente naturale ha effetti positivi riconosciuti sul benessere mentale: riduce l’ansia, migliora la concentrazione, favorisce un senso di calma e di meraviglia. “Il contatto con la natura ha un impatto profondo sul benessere emotivo e sulle capacità pro sociali dei bambini e ragazzi” (Cavalieri; Passmore & Holder; WWF)

5. Superare le piccole difficoltà

Dimenticare lo spazzolino, dover dormire in tenda, adattarsi a cibi semplici o ad attività faticose: tutto questo fa parte dell’esperienza. Sono sfide quotidiane che, se vissute con il giusto supporto degli educatori, insegnano resilienza. I bambini tornano a casa più forti, consapevoli che possono superare le difficoltà e trovare soluzioni creative.

Conclusione

Una vacanza da soli, come un campo scout campeggio all’aperto o esperienze simili, è molto più che un momento di svago: è un’esperienza formativa completa. Offre ai bambini dai 10 ai 13 anni uno spazio sicuro per crescere, scoprire chi sono, esplorare le proprie capacità e vivere emozioni autentiche.

È un piccolo passo verso l’autonomia, ma un grande passo nella costruzione della propria identità.

Valentina Ceruffi 

di Valentina Ceruffi

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